A parte che sono d’accordo con quello che scrive Dave sul consumo energetico del Live Earth, quello che volevo capire è la conversione ambientalista di Phil Collins che, quando cantava contro la fame nel mondo, aumentò di mezzo grado la temperatura globale prendendo un Concorde per essere presente in entrambe le sedi del Live Aid.
Nelle mani giuste
Nelle mani giuste di Giancarlo De Cataldo si ricollega a Romanzo Criminale portando l’azione all’inizio degli anni novanta, quando la bufera di Mani Pulite aveva destabilizzato la scena politica italiana. Gli eredi del Vecchio, protagonista ombra del precedente romanzo, si adoperano per far finire il potere nelle mani giuste, come dice il titolo. Per questo cercano di scendere a patti con la mafia (è la stagione delle bombe di Firenze, Milano).
Purtroppo questo romanzo non vale un’oncia dell’altro. Mentre Romanzo Criminale era corale, spietato, non banale, questo è solo un fumettone rosa con una trama complottista troppo schematica e una sorpresa finale che arriva telefonata e inutile. Una delusione.
UPDATE: anche Sauro non è molto convinto…
Giorgio Scerbanenco
Giorgio Scerbanenco è considerato il padre del nero italiano. Apprezzato in Italia negli ultimi anni, con autori che si ispirano esplicitamente o meno al suo stile (come Carlotto), Scerbanenco ha scritto tantissimi racconti e romanzi, soprattutto negli anni cinquanta e sessanta, spaziando anche in altri generi come il rosa, la fantascienza e il western. I romanzi più famosi sono quelli del ciclo di Duca Lamberti, medico espulso dall’ordine per aver praticato l’eutanasia. Ho letto Venere Privata e I milanesi ammazzano al Sabato, che fanno parte di questo ciclo. Sono tutti e due romanzi di buona fattura, scritti con uno stile asciutto, misurato, che sembra ricalcare con perizia le lezioni dei maestri francesi e americani (mi viene in mente Jim Thompson).
L’unica nota stonata è l’anacronismo di certe caratterizzazioni, come l’omosessuale invertito infido e depravato che negli anni trenta poteva ancora andare ma nei sessanta della rivoluzione sessuale un po’ meno. Oppure la ricorrenza della tratta delle bianche come il crimine più efferato, o i colpevoli, che hanno nomi da immigrati dal sud, mentre i milanesi sono onesti lavoratori.
FemCamp
Dottore, sono veramente dispiaciuto di non essere stato al FemCamp. Mi sono perso una presentazione sul celopiulunghismo che mi è parsa fantastica su slideshare e doveva essere eccezionale dal vivo. Non ho potuto sperimentare la MysticBeggiNetwork. Non ho potuto assistere all’aggressione verbale a Beggi da parte di alcune scalmanate (aggredire verbalmente Andrea è come picchiare il mahatma Gandhi, puoi farlo, ma lui, con la non violenza, ne esce più forte che prìa). E, soprattutto, non posso sapere con esattezza il numero di patonze ivi radunate.
Calma tutte, stavo scherzando (e questo è proprio il genere di scherzi che non sopportate, eh?).
Tanto più che, se fossi venuto, sarei giunto a rimorchio della Smilza, che, per un attimo, aveva pensato di portare una presentazione su a Bologna. È bastato ricordarle che non ha un blog e, quindi non è una blogger, ed è tornata a più miti consigli.
Dalle ceneri del FemCamp è nata una discussione interessante, iniziata da quell’agente provocatore, sessista, tettista e anche un pochino tennista di Samuele Silva (quello che mette le tette sul banner, quando va bene, quando va male c’è lui nudo) e continuata da pm10, da msadventure, da koolinus, da Gustomela, da Marco e sul blog di Grazia.
E su questo argomento della parità sessuale vorrei dire la mia. Sono convinto che uomini e donne siano intrinsecamente diversi e cercarlo di negare mi pare un pretesa di far prevalere la teoria sulla pratica. Che lo siano per educazione o per genetica, francamente, non me ne frega assolutamente nulla. Lo sono, e basta. Affermare che, per godere degli stessi diritti, per avere le stesse opportunità , avere gli stessi doveri bisogna essere uguali è una semplificazione che non posso accettare.
Per quanto riguarda le opportunità sul lavoro, per mia esperienza personale posso dire che siamo in una situazione che è molto variegata e quindi difficile da interpretare. Alle donne che dicono di essere discriminate possono essere fatti esempi di innumerevoli donne che si sono fatte strada e adombrare il sospetto che, se loro non l’hanno fatto, forse è perché non sono capaci. D’altra parte, negare che vi siano discriminazioni è molto semplicistico.
Quello che non riesco a sopportare, però, sono le lamentazioni a base di non mi possono capire, fanno le battutacce quando ci sono e quando non ci sono, vengo pagata meno di uno che ha le mie stesse responsabilità . Questo perché, se un uomo si mettesse a dirvi le stesse frasi, con le stesse buone ragioni, novantanove su cento voi stesse pensereste: che razza di piagnone!
Kermit fa i Talking Heads
Direttamente dai Muppet – Once in a lifetime
Same as it ever was
TERRIBLE!!!